Ottavi di Finale - CONGO VS ETHIOPIA

14/06/2018

Il secondo posto nel girone è una magra consolazione che può rivelarsi un’opportunità per diventare grandi, è questa la speranza di Congo ed Ethiopia, in uno scontro tribale agli Ottavi di finale della Ventesima edizione del Mundialido. Dal circolo sportivo Cotral in Roma, sognando i Quarti.

 

 
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Primo tempo - Le battute inziali fanno immediatamente capire che tipo di partita ci aspetta, con tanta corsa e duelli uno contro uno. Degno di nota quello per il dominio del centrocampo fra Obargui e Tesfit, che macinano chilometri e palloni. Squadre a specchio schierate con un 4-3-3 interpretato in modi diversi. Le poche emozioni vengono condite da qualche errore di troppo nei momenti cruciali, ma è comunque il Congo a premere più forte, senza mai costringere Pariciani agli interventi della vita. Per l’Ethiopia tanta confusione oltre la trequarti, causa la gabbia congolese su Cabini, capitano e motore della squadra. Si arriva all’intervallo.
 
Secondo tempo - La ripresa suona la stessa musica tribale sebbene un filo monotona del primo tempo, ispirando la fisicità dei ventidue in campo, che continuano a battagliare senza sosta, ma soprattutto senza badare alle lacunose fasi di costruzione. Viene meno lo spettacolo, ma si accende la fiamma della passione. È sempre il Congo però a rendersi più pericoloso, grazie anche forse ad una panchina più lunga che consente di pescare fiato fresco. L’unico acuto etiope arriva grazie al solito Cabini, il quale alza un improvviso campanile creando il panico in area congolese. Koung esce a vuoto ma il tiro da fuori area finisce alto: la difesa dei leopardi ringrazia. L’unica soluzione rimangono i supplementari. 
 
Supplementari – Inizio prorompente per l’Ethiopia che chiama Koung al miracolo dopo meno di dieci secondi. La risposta del Congo è veemente ma imprecisa. Squadre stanche ma paradossalmente più pericolose negli ultimi trenta metri, il gol di una delle due sembra solo questione di tempo. Ci pensa Ngandu a mettere la firma decisiva sulla partita, con un diagonale a fil di palo che Pariciani può solo guardare insaccarsi dentro la porta. L’espulsione di Kibangou e la conseguente inferiorità numerica non cambia la scarna vena creativa degli “stambecchi del Semien”, che vedono scendere la poggia sul campo come sul loro cammino. Finisce 1 a 0. Ci sono i Quarti ad attendere il Congo, dopo una battaglia terminata in dieci uomini soltanto ai supplementari. Non basta il coraggio all’Ethiopia, che ha corso tanto ma creato troppo poco per fare il passo decisivo.
 
Fanner Reporter